Il coinvolgimento degli italiani rispetto al tema della sostenibilità è una tendenza ormai consolidata. Lo rileva l’“8° Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile”, ricerca condotta annualmente da LifeGate, in collaborazione con Eumetra.
Questa edizione dell’Osservatorio, dedicata al tema dell’innovazione, mostra che l’interesse rispetto ai temi legati alla sostenibilità coinvolge il 73% della cittadinanza, in calo non rilevante (-2%) rispetto allo scorso anno, +30% se confrontato con la prima edizione del 2015, pari a 36,5 milioni di persone che considerano la sostenibilità un fattore imprescindibile nella visione del futuro. Tra questi, coloro che mostrano il maggior interesse sono soprattutto i giovani della Generazione Z, i laureati, i cittadini tra i 18 e i 34 anni, attenti a limitare l’uso della carne e con un animale domestico.
Anche i dati su Roma e Milano si mostrano stabili con un 75% dei milanesi (74% nel 2021) e 78% dei romani (stesso dato nel 2021) che si dichiarano coinvolti dalle tematiche ambientali.
Fonte: 8° Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile | Eumetra per LifeGate
“È importante osservare come il dato sull’interesse degli italiani ai temi sostenibili si sia stabilizzato, dopo una crescita esponenziale, nonostante la crisi sanitaria e quella energetica che stiamo attraversando, e ormai due terzi dei cittadini abbiano integrato la sostenibilità nel proprio bagaglio culturale”, commenta Renato Mannheimer, partner Eumetra.
Fonte: 8° Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile | Eumetra per LifeGate
Svolta a livello nazionale, a Milano, Roma e Torino, la nuova indagine, sostenuta da Erion, Firriato, ICAM, Gruppo Unipol e Vaillant, è stata realizzata nel mese di giugno 2022 su un campione di 800 individui rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne, con sovracampionamento di 500 casi sulle città di Roma e Milano, e un segmento specifico appartenente alla Generazione Z, tra i 18 e i 24 anni.
L’Osservatorio è patrocinato da Commissione Europea, Ministero della Transizione Ecologica, Connect4Climate, Regione Lombardia, Comune di Milano, Assolombarda e Confcommercio.
Oltre a indagare gli atteggiamenti della popolazione verso la sostenibilità in generale, come di consueto, l’Osservatorio ha anche approfondito il livello di conoscenza e gli atteggiamenti sostenibili relativi ad alcuni specifici settori: energia, mobilità, economia circolare, alimentazione, moda e design, gestione dei risparmi, aziende, climate change.
Illustriamo di seguito le principali evidenze emerse per ciascuno di questi approfondimenti tematici.
ENERGIA
Il 77% della cittadinanza italiana (74% Gen Z) conosce il termine energia rinnovabile, l’88% pensa siano giusti gli investimenti statali nelle fonti di energia rinnovabile (65% Gen Z), il 57% (49% Gen Z) crede sia una priorità del Paese utilizzarla in maniera esclusiva.
MOBILITÀ
Il tema della mobilità sostenibile è compreso dal 52% della popolazione (50% Gen Z). Il 78% considera importante incentivare l’acquisto di autoveicoli elettrici (68% Gen Z) e acquisterebbe auto elettriche o ibride anche se costassero di più (19% – 24% Gen Z), il 17% (24% Gen Z) motorini o bici elettriche.
ECONOMIA CIRCOLARE
Nella progettazione, l’80% (74% Gen Z) dei cittadini ritiene fondamentale considerare gli aspetti di economia circolare e il 71% (50% Gen Z) fa la raccolta differenziata dei rifiuti RAE. Il 21% (31% Gen Z) sarebbe disposto ad acquistare prodotti in materiale riciclato anche se costassero di più.
ALIMENTAZIONE
L’84% (74% Gen Z) dichiara sia fondamentale sostenere l’agricoltura biologica e il 30% (32% Gen Z) acquisterebbe prodotti biologici anche se costassero di più. Il 22% limita il consumo di carne (22% Gen Z) e il 4% (6% Gen Z) è vegetariano o vegano.
MODA E DESIGN
L’81% degli italiani sa che l’arredamento e l’abbigliamento possono essere sostenibili (72% Gen Z), l’11% utilizza capi di abbigliamento naturali (21% Gen Z), il 20% è disposto a spendere di più per ritrovare queste caratteristiche nell’arredamento (26% Gen Z) e il 19% negli abiti (22% Gen Z).
GESTIONE DEI RISPARMI
Per gli italiani anche gli investimenti sostenibili sono diventati importanti e il 91% li sceglie se a parità di rendimento, il 65% anche se a un rendimento inferiore. Il 26% ha esperienza nel campo del crowdfunding, il 17% negli investimenti a impatto (26% Gen Z) e nei fondi di investimento ESG l’12% (18% Gen Z).
AZIENDE
Nella selezione di prodotti e servizi da acquistare, il 35% tiene in considerazione le informazioni trasparenti (26% Gen Z), il controllo della filiera di produzione (31% – 26% Gen Z), la presenza di certificazioni sostenibili (23%; 28% Gen Z) e la compensazione delle emissioni (24%; 19% Gen Z). L’azienda viene giudicata come sostenibile per l’uso responsabile delle risorse (33%; 34% Gen Z), l’essere Carbon Neutral (15%; 17% Gen Z) e la pubblicazione del report di sostenibilità (10%; 11% Gen Z).
CLIMATE CHANGE
Il 78% della popolazione è informato sulla questione del riscaldamento globale (79% Gen Z) e della crisi climatica (69%; 74% Gen Z). L’85% (74% Gen Z) crede sia necessario fermare i cambiamenti climatici adattando il proprio stile di vita e il 54% considera una priorità del Paese ridurre l’inquinamento dell’aria (57% Gen Z).
COVID IMPACT
Un ultimo approfondimento è stato quest’anno dedicato all’impatto del Covid sulle abitudini degli italiani relative alla salute, con importanti risvolti sul piano dei comportamenti sostenibili.
Gli italiani dichiarano che, rispetto al periodo antecedente all’emergenza sanitaria, mangiano più sano (69%; 64% Gen Z), fanno più attività fisica (57%; 61% Gen Z), utilizzano meno l’automobile (56%; 63% Gen Z) e usano maggiormente la bicicletta (44%; 50% Gen Z).
Fonte: 8° Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile | Eumetra per LifeGate