La transizione energetica, seppur con un andamento del tipo «stop and go» – date le recenti vicende geopolitiche – appare oggi ineludibile per le imprese, quanto meno nella direzione dell’efficienza energetica, considerando appunto il costo dell’energia.

Ridurre i consumi ed aumentare l’efficienza energetica è una necessità condivisa da tutti i settori imprenditoriali, anche se naturalmente i consumi energetici variano in base alla tipologia di impresa.

In particolare, al di là delle diverse attività aziendali, è possibile aumentare l’efficienza intervenendo innanzitutto sulle infrastrutture comuni ad ogni attività, tra cui illuminazione e climatizzazione.

Infrastrutture comuni a tutte le imprese: Illuminazione e climatizzazione

Gli interventi sull’illuminazione possono essere semplici, come sostituire le lampade tradizionali con lampade a LED, adattando i sistemi di illuminazione già in uso, cioè senza sostituire gli impianti esistenti; si tratta di un percorso che permette comunque un risparmio notevole energia. La trasformazione può invece essere più radicale installando soluzioni di illuminazione innovative e più performanti; quest’ultimo intervento, permette anche di riprogettare l’illuminazione, mirando al risparmio energetico, ma anche alla sicurezza e alla funzionalità.

Per quanto riguarda il sistema di riscaldamento, è essenziale prevedere l’installazione di soluzioni impiantistiche adeguate ed efficienti; alcune tecnologie sono disponibili anche in piccola taglia con caldaie e pompe di calore, combinate in sistemi ibridi.

Un’alternativa molto interessante in ambito industriale, poi, è rappresentata dagli impianti di cogenerazione, in grado di produrre in modo combinato energia termica ed elettrica. Ne esistono di taglie differenti, in grado di soddisfare la domanda anche di industrie di varie dimensioni.

Accanto alle infrastrutture comuni a tutte le aziende, sta aumentando la diffusione di impianti o tecnologie che favoriscono una maggiore efficienza e risparmio energetico ed un minor impatto sull’ambiente. Si tratta dell’autoproduzione di energia tramite fonte rinnovabile per autoconsumo e condivisione.

Autoproduzione di energia

La trasformazione più rilevante nel settore dell’energia negli ultimi decenni è l’avvento delle rinnovabili. La tecnologia si è evoluta notevolmente e oggi non mancano soluzioni efficaci per produrre energia in modo sostenibile. L’uso di energia solare in ambito industriale è in crescita e le aziende che negli scorsi anni hanno investito in questa tecnologia hanno ammortizzato i costi imputabili al rincaro dell’energia.

Condivisione di energia, le comunità energetiche

Un altro aspetto che caratterizzerà sempre di più il futuro del settore energetico è lo sviluppo delle comunità energetiche. Le comunità energetiche possono coinvolgere cittadini privati, società, aziende ed Enti pubblici, con lo scopo di favorire l’autoproduzione e la successiva condivisione di energia rinnovabile all’interno della comunità costituita.

Ci sono alcuni Comuni che si stanno organizzando per coinvolgere i loro cittadini nell’autoproduzione dell’energia per autoconsumo o condivisione; e anche le Diocesi sono state incoraggiate a promuovere le comunità energetiche sul territorio, allo scopo di risparmiare sulla bolletta e avere un minor impatto sull’ambiente.

Tuttavia, l’organizzazione dal “basso” fra privati è quella che funziona più speditamente (dato che, rispetto al coinvolgimento della PA, necessita di un iter di autorizzazioni più semplice). In particolare, le aziende – come prima opzione – potranno scegliere di soddisfare esclusivamente il proprio autoconsumo, installando quindi un impianto che non saturi l’area disponibile su copertura. In questo caso, i benefici dell’impianto deriveranno dal risparmio in bolletta, legato all’autoconsumo fisico, e dai ricavi derivanti dalla vendita in rete dell’energia in eccesso.

In alternativa, l’azienda potrà decidere di installare un impianto di taglia superiore e di costituire una CER (Comunità di Energia Rinnovabili). In questo caso, i ricavi complessivi non saranno limitati al risparmio in bolletta e alla vendita in rete dell’energia, ma la CER otterrà benefici economici anche dalla condivisione dell’energia in eccesso con gli altri membri della CER.

Nella nostra indagine sulla transizione energetica delle imprese “Osservatorio Efficienza Energetica – Target imprese” – a breve in partenza – tratteremo tutti questi argomenti, coinvolgendo sia le imprese micro e piccole, come da ossatura del sistema aziendale italiano, sia le imprese medie e grandi, dando loro un peso più elevato rispetto a quello presente nell’universo, per poter analizzare in profondità tutte le tipologie di imprese.

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