“L’ottimismo è il profumo della vita” diceva Tonino Guerra in un vecchio spot pubblicitario che invitava ad acquistare prodotti di elettronica di consumo.

Quel pay-off è tornato a risuonare nella mente riflettendo su un dato emerso dall’Osservatorio Eumetra Aziende ed Efficienza energetica  (la cui rilevazione si è appena conclusa): le aziende che hanno un sentiment positivo nei confronti della situazione economica propria e del Paese sono maggiormente propense a investire in interventi di efficienza energetica.

“Eh grazie”, direte voi, chi prevede buona disponibilità di risorse è maggiormente invogliato a fare investimenti; tuttavia è improbabile che tutte le aziende che prevedono affari in miglioramento nei prossimi 12 mesi abbiano già gli ordinativi in mano.

In altre parole, Tonino Guerra – con i consueti tratti poetici – esprimeva un concetto fondamentale, di cui gli economisti moderni sono ormai consapevoli e cioè che i comportamenti economici non sono solo razionali, ovvero economia e psicologia vanno insieme. Secondo le vecchie teorie, l’Homo œconomicus era sempre in grado di massimizzare la propria utilità di fronte all’orizzonte delle scelte; in particolare, si riteneva che egli potesse esaminare in modo lucido e completo le informazioni a propria disposizione, individuando tutte le possibili alternative decisionali e le rispettive conseguenze, per poi scegliere l’opzione che gli garantisse il beneficio massimo.

Da tempo, si è convenuto che – se l’economia vuole rappresentare nel proprio spettro teorico i processi di pensiero degli individui, non può limitarsi a una rappresentazione semplicistica del funzionamento mentale. Essa necessita invece di porre a fondamento dei propri modelli un’architettura cognitiva più ricca, che tenga conto di motivazioni, desideri e scopi degli individui. Includere le emozioni non significa che trionfi il caos, al contrario, gli aspetti emotivi possono rafforzare scelte razionali. Sappiamo quanto la motivazione possa fare miracoli, per esempio, facendo scovare soluzioni nuove a problemi a tutta prima insormontabili; oppure che le decisioni sono generalmente prese selezionando istintivamente le due o tre variabili più importanti per noi, lasciando sullo sfondo le variabili minori al fine di ridurre la complessità e non paralizzarci.

In fin dei conti, l’efficienza energetica permette di ridurre i consumi improduttivi dell’energia ed abbatterne i costi, nonché a ridurre le emissioni di anidride carbonica, quindi è una scelta razionale. L’ottimismo profuma la vita e può contribuire a rendere l’aria più respirabile!


“Pillole di Benessere” è uno stimolatore dell’ottimismo reale. Si usa per il trattamento della negatività diffusa e degli affanni contemporanei. Contiene opinioni, peculiarità, vezzi che inducono alla fiducia nel domani, tutti rigorosamente estratti dalle indagini Eumetra. Non si segnalano controindicazioni, né effetti collaterali. La dose raccomandata è di 1 pillola ogni quindici giorni, in occasione della pubblicazione. È preferibile assumere il prodotto a stomaco pieno, per combinarne gli effetti a quelli di un buon pranzo.