Milanesi più consapevoli e attenti ai temi della sostenibilità rispetto al resto del Paese
Mai come in questi ultimi anni, Milano è tornata a essere la “capitale morale” d’Italia, ovvero una guida dal punto di vista economico e culturale. Da EXPO 2015 in poi, il capoluogo lombardo è stato protagonista di una vera e propria trasformazione sul piano economico, urbanistico e sociale.
In virtù di questo suo ruolo nell’ambito della vita nazionale, si è deciso di cominciare proprio da Milano per approfondire, nelle singole città italiane, i temi analizzati dall’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, inaugurato nel 2015 in collaborazione con LifeGate e giunto ormai alla sua terza edizione: l’interesse, la conoscenza, l’atteggiamento e il comportamento dei cittadini rispetto al concetto di sostenibilità.
È nato così lo studio Milano Sostenibile – Osservatorio sullo stile di vita dei cittadini, promosso da LifeGate e patrocinato da Commissione Europea, Regione Lombardia, Comune di Milano, Assolombarda e Confcommercio. Realizzata con metodologia CATI mediante un questionario somministrato a un campione di 1.000 casi, rappresentativo della popolazione residente adulta del capoluogo lombardo, l’indagine esplora fino a che punto il concetto di sostenibilità nelle sue declinazioni sia compreso e fatto proprio dalla cittadinanza, ma anche il livello di informazione sulle iniziative in merito adottate dal Comune.
Milanesi promossi sulla conoscenza del “vocabolario della sostenibilità”
Uno dei risultati più interessanti emersi dallo studio riguarda la maggiore conoscenza del “vocabolario della sostenibilità” rilevata tra i milanesi rispetto al resto della popolazione italiana: il 37% dei cittadini del capoluogo lombardo conosce e sa descrivere i termini legati alla sostenibilità, contro il 27% dei connazionali.
Grafico 1
Tra i più informati, le fasce d’età da 18 a 44 anni in possesso dei titoli di studio più elevati, inquadrate professionalmente come funzionari, impiegati, insegnanti e docenti, con la particolarità del possesso di animali da compagnia.
La sostenibilità è un tema particolarmente sentito tra i milanesi
Anche nell’atteggiamento nei confronti della sostenibilità, Milano si rivela più sensibile rispetto al resto degli italiani: il 54% dei milanesi la reputa un tema “serio” e “uno stile di vita che si sta sempre più diffondendo”, contro il 47% del dato nazionale.
Grafico 2
Analogamente a quanto emerso a livello nazionale, le energie rinnovabili si posizionano al primo posto tra le politiche sostenibili da rafforzare: lo sostiene il 97% dei milanesi, superando di 8 punti il dato nazionale. Tuttavia il consenso raccolto a Milano risulta inferiore a quello su base nazionale su altre possibili voci di politica ambientale e sostenibilità quali l’ulteriore potenziamento dei mezzi pubblici, il sostegno all’agricoltura biologica e la creazione di piste ciclabili.
Milanesi e sostenibilità: una segmentazione
Possiamo suddividere i milanesi in base al loro coinvolgimento nei confronti del tema della sostenibilità in:
- “appassionati” (18%), per i quali la sostenibilità è un tema prioritario;
- “interessati” (43%), per i quali la sostenibilità è un tema importante, ma non il core principale;
- “disinteressati” (39%), che sono poco o per nulla coinvolti dai temi della sostenibilità.
Nel cluster degli appassionati prevalgono le donne nella fascia d’età da 55 a 64 anni, laureate. Alti segni distintivi rilevati riguardano l’uso limitato di carne e il possesso di animali da compagnia.
Tra gli interessati, si concentra la popolazione più giovane (18-24 anni). Dal punto di vista del titolo di studio prevalgono i laureati, mentre la posizione lavorativa vede in maggioranza impiegati, docenti e quadri aziendali.
Sommando la percentuale degli appassionati a quello degli interessati si raggiunge il 61% della cittadinanza, pari a 835.000 milanesi maggiorenni.
Grafico 3
In conclusione, i milanesi si confermano cittadini decisamente interessati e coinvolti rispetto ai temi della sostenibilità. Si tratta di un fenomeno in gran parte legato alla grande offerta di servizi e iniziative a loro disposizione, nel contesto di una Milano sempre più smart (come conferma la recente ricerca ICityRate2017 di FPA, che ha incoronato il capoluogo lombardo come città più smart d’Italia).